Patriota e letterato italiano. Figlio di Paolo Emilio e di Carlotta Poerio,
sorella di Alessandro. Frequentò a Zurigo le lezioni di Francesco de
Sanctis, e stenografò per il suo maestro il
Saggio sul Petrarca.
Nel 1859 si arruolò volontario nell'esercito dell'Italia Centrale. Nel
1863 fu nominato libero docente dell'università di Napoli e nel 1866 si
arruolò tra i garibaldini e fu fatto prigioniero a Bezzecca. Tornato a
Napoli, diresse il giornale "Patria". Nel 1867 pubblicò il saggio
Berchet e il romanticismo italiano, il Dialogo dei quattro Novissimi e le
note critiche
La quinta Promotrice. Nel 1872 fondò, con Francesco
Fiorentino e Bertrando Spaventa, il "Giornale napoletano di filosofia e
lettere". Nel 1876 pubblicò
Ghiribizzi e
Iddio ne scampi dagli
Orsenigo e nell'anno seguente
Fame usurpate e
Appunti critici;
nel 1881 il
Libro delle preghiere muliebri. Nel 1884 ebbe la nomina a
professore d'Estetica dell'università di Napoli succedendo ad Antonio
Tari, ma non poté tenere lezioni, perché già malato (Napoli
1840-1887).